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Bruno Garilli – fondatore del Teatro Minimo
Bruno Garilli nasce a Mantova, nel 1929, figlio di Emilio, fabbro e di Adelaide Benfatti, casalinga. All’età di sei anni, il padre gli faceva pestare il carbone per la fucina. Successivamente imparò il mestiere del fabbro, lavorando in officina e a dieci anni era già in grado di costruire chiavi di ogni tipo. Gradualmente, divenne esperto in casseforti: lavorava per Boanca d’Italia ed altre banche del territorio. Nel 1945 conseguì il diploma di istituto tecnico industriale e si iscrisse alla locale scuola d’arte serale, dove frequentò la terza e la quarta classe, saltando i primi due anni.
Smise di frequentare la scuola serale d’arte dopo che nel 1947 entrò a far parte della compagnia Campogalliani di Mantova, dove ebbe un grande maestro, Luigi Zuccaio, dal quale apprese tutto ciò che si può sapere sull’arte della recitazione.
Nel 1952, dopo la morte del padre divenne titolare dell’azienda di famiglia insieme a suo fratello Silvio, e fu per questo che dovette rifiutare un’offerta dell’attore e regista Annibale Ninchi, che stava formando una compagnia di giovani. Fino agli anni ’60 – pur continuando la sua attività all’Accademia Campogalliani – Garilli fu costretto a rinunciare ad altre proposte importanti, tra cui quella del regista Sergio Dostio, che l’avrebbe voluto nella compagnia del Piccolo di Trieste.
Con la Campogalliani intanto, continuò a preparare giovani attori, partecipò per tre anni al Festival Internazionale degli atti unici di Arezzo (dove gli furono assegnati importanti riconoscimenti, per la regia, di complesso e per la scenografia) e partecipò anche al film Le stagioni del nostro amore, diretto da Florestano Vancini.Nel 1965, per attriti interni sorti in seno alla Campogalliani, Garilli uscì dal gruppo e l’anno successivo fondò il Teatro Minimo di Mantova, sito in una piccola sala di cinquanta posti in via Isabella d’Este. Lo aiutarono nell’impresa i pittori, che donarono al gruppo quadri per pagare una parte dei debiti per l’allestimento della sede. Da allora, le sorti di Bruno Garilli sono strettamente legate al Teatro Minimo di Mantova, di cui è legale rappresentante, nonché regista e attore.